Gli scacchi a scuola
Scuole Medie
L' Associazione "Scacchi Sulcis Sardegna" terrà dei corsi e tornei nelle scuole elementari, medie e superiori
Gli scacchi insegnano a pensare in avanti, a pianificare in anticipo le loro attività e a riesaminare la situazione, una volta che le condizioni cambiano. Bastano poche lezioni per sapersi muovere sulla scacchiera con re e regine, alfieri, cavalli, torri e pedoni: un gioco antichissimo (e con un costo economico molto basso) che appassiona un numero sempre crescente di piccoli giocatori, maschi e femmine e di ogni età. Che sviluppa le capacità logiche, aumenta la concentrazione, sviluppa la memoria e tanto altro. In più, avrebbe anche un impiego proficuo nel trattamento di ragazzi iperattivi, con autismo, sindrome di Asperger, superdotati, con sindrome di Down e disabilità mentali. Insomma, un gioco toccasana per la mente.
I benefici in termini pedagogici che derivano dalla pratica degli scacchi sono lo sviluppo di:
Capacità logiche
Concentrazione
Autostima
Responsabilità
Autocontrollo
Pazienza
Memoria
Coordinazione
Creatività
Fantasia
In Spagna diventeranno presto materia obbligatoria a scuola, ma in Germania, Francia e Gran Bretagna lo sono già da alcuni anni.
In Italia nel 2008 c'è stato un protocollo tra il Ministero dell'Istruzione e la Federazione Scacchistica per introdurre gli scacchi come materia scolastica, appoggiato da una risoluzione del 2013 che impegna il nostro governo a promuovere gli scacchi a scuola e a destinare risorse a favore degli istituti che aderiscono a tale programma. Ma attualmente siamo ancora in fase di attività facoltativa e collaterale allo studio.
Gli scacchi aiutano nello sviluppo della mente e migliorano il rendimento scolastico. In più si avrebbe un rendimento proficuo nel trattamento di bambini iperattivi, con autismo e con sindrome di down.
Gli scacchi insegnano a valutare i risultati delle loro azioni, a sviluppare resistenza fisica e mentale, determinazione e capacità di relazione